Mostra fotografica di Steve McCurry ‘Icons’
Steve McCurry ‘Icons’
Arsenali Repubblicani, via Bonanno Pisano 2, Pisa
1° gennaio – 7 aprile 2024
Steve McCurry è uno dei più grandi maestri della fotografia contemporanea ed è un punto di riferimento per un larghissimo pubblico che nelle sue fotografie riconosce un modo unico e diretto di guardare il nostro tempo.
La mostra ‘Steve McCurry. Icons‘ presenta, in oltre 90 scatti, un efficace riassunto della sua vasta produzione. La mostra propone ai visitatori un viaggio simbolico nel complesso universo di esperienze e di emozioni che da oltre 40 anni caratterizza le sue immagini, a partire dal famoso scatto di Sharbat Gula, la ragazza Afghana che McCurry ha fotografato nel 1984 nel campo profughi di Peshawar in Pakistan e che è diventata un’icona assoluta della fotografia mondiale.
Dall’India alla Birmania, dalla Mongolia all’Africa, fino in Italia: con le sue fotografie Steve McCurry ci pone a contatto con le etnie più lontane e con le condizioni sociali più disparate. Scatti che catturano storie di gioia e aggregazione, di solitudine e sofferenza, di resilienza e solidarietà, di famiglia e amicizia e mettono in evidenza una condizione umana fatta di sentimenti universali, di sguardi la cui fierezza afferma, al di là dei confini geografici e culturali, la medesima dignità. Con la sua fotografia McCurry attraversa le frontiere e consente a tutti di conoscere da vicino un mondo che sempre più è destinato a grandi cambiamenti.
La mostra, organizzata da Artika e curata da Biba Giacchetti con il Team Mostre di Sudest57, ha inizio con una straordinaria sequenza di ritratti e si sviluppa attraverso un percorso libero che abbraccia diversi temi e situazioni. ‘Icons’ è inoltre il titolo di una pubblicazione che costituisce il catalogo della mostra, un dialogo esclusivo nel quale Steve svela le storie e i retroscena delle sue immagini più amate. Attraverso il suo particolare stile fotografico, Steve McCurry pone la propria attenzione sull’umanità del soggetto. Con i suoi scatti ci trasmette il volto umano che si cela in ogni angolo della terra, anche nei più drammatici. Se Henri Cartier-Bresson è stato ‘l’occhio del suo secolo’ (il Novecento), McCurry è probabilmente il fotografo contemporaneo più incline a raccoglierne l’eredità. Grazie alla sua spiccata sensibilità, è capace infatti di penetrare in profondità dei soggetti scelti, svelando la profonda somiglianza di tutti gli individui sulla terra, al di là delle difficoltà socio- culturali. Il fotografo cerca sempre di attribuire un volto alle situazioni in cui si trova immerso da reporter, soprattutto se tali circostanze si presentano estremamente tragiche.